SISTEMA VINILICO

SISTEMA VINILICO

Forse è stato dimenticato?

I rivestimenti vinilici sono pressoché scomparsi dai cicli di verniciatura soprattutto in ambito europeo.

Forse perché non si sono dimostrati validi nel tempo? La risposta è no.
Al contrario, tuttora possono essere considerati uno dei migliori rivestimenti organici da applicare sull’acciaio. Ed è per questo, per rendere “giustizia” a questa tipologia di prodotti, che Colgom ha voluto fare questo breve approfondimento tecnico.

I rivestimenti vinilici sono monocomponenti, essiccano per semplice evaporazione del solvente; generalmente sono inossidabili, senza odore, non alimentano la combustione, la muffa e sono elettricamente neutri. Hanno dalla loro tenacità, flessibilità, ed anche facilità e sicurezza di manutenzione.

Sono ottenuti da copolimeri, cloruro ed acetato di vinile sciolti in solvente. Le loro caratteristiche variano a seconda della percentuale di cloruro di vinile presente nel copolimero rispetto all’acetato di vinile. In alcuni casi i copolimeri sono modificati con un terzo componente per ottenere prodotti tripolimeri. Tali tipologie di prodotti permettono di preparare pitture miste vinil-alchidiche o vinil-uretaniche che accoppiano le caratteristiche dei due tipi di resine.

Le prime garantiscono una migliore durabilità e resistenza chimica delle alchidiche, mentre le seconde offrono una migliore resistenza alle temperature ed ai solventi rispetto alle viniliche pure.

Esistono anche le pitture epossi-viniliche particolarmente interessanti per la preparazione di mani di collegamento tra pitture epossidiche e viniliche, ma anche poliuretaniche, poliacriliche e clorocaucciù.

Per applicazioni su alluminio, lamiera zincata a caldo ed elettrolitica sono particolarmente idonee combinazioni con resine acriliche: si ottengono infatti film caratterizzati da elevata flessibilità, ottima aderenza e stabilità all’invecchiamento.

CARATTERISTICHE DEI RIVESTIMENTI APPLICATI

Limiti di temperatura di esercizio
I rivestimenti vinilici sono limitati ad una temperatura di esercizio di 70°C.

Resistenza all’abrasione ed all’impatto
Hanno buona resistenza all’abrasione ed all’impatto.

Tenacia e flessibilità
Generalmente mostrano una buona durezza. Occorre però che tutti i solventi siano evaporati dalla pittura prima di effettuare tali misure.

Adesione
Le pitture viniliche a base di semplici copolimeri non hanno una buona adesione diretta sulla lamiera; in questo caso occorrono resine tripolimeri, o altre tipologie di primer come, ad esempio, quelli epossidici.

Ritenzione di brillantezza
La brillantezza iniziale è minore di quella degli smalti convenzionali, ma la ritenzione di brillantezza è eccezionale.

Resistenza chimica ed alla corrosione
Le pitture viniliche nelle normali condizioni di esercizio mostrano una eccellente resistenza ai più comuni acidi inorganici, molti acidi organici ed alla maggior parte dei gas. Eccellente anche la resistenza agli alcali, soluzioni saline, alcoli ed all’acqua. Una delle caratteristiche più notevoli è la loro resistenza ad una lunghissima esposizione esterna alle intemperie senza alterazioni.

Compatibilità con altri cicli
La compatibilità di una mano vinilica sopra l’altra è uno dei più grandi vantaggi delle pitture viniliche quando impiegate come rivestimenti di manutenzione. E’ questa una caratteristica che permette ritocchi e rinnovi facili e poco costosi. La maggior parte delle pitture intermedie e delle mani di finitura vinilica aderiscono strettamente alle mani viniliche precedentemente applicate.

Invecchiamento ed idoneità all’esposizione esterna
I rivestimenti vinilici sono tra i migliori per quanto riguarda la resistenza all’invecchiamento, ai raggi ultravioletti e all’esposizione esterna. Se opportunamente pigmentati, non divengono fragili, non si ritirano, non si    ossidano e non si alterano invecchiando o con l’esposizione alle intemperie. Si hanno a riguardo esperienze di molti anni di esposizione senza alterazione.

Possibilità di manutenzione
Uno dei vantaggi del sistema vinilico è la sua facilità e sicurezza di manutenzione. Quando ad un determinato periodo (durabilità) il sistema protettivo dovrà essere ritoccato o ripitturato, il solvente della nuova pittura vinilica rammollisce la vecchia permettendo l’aggancio delle nuove mani. Lo stesso avviene quando si applicano mani di collegamento viniliche su mani di fondo di diversa natura.

Composizione del ciclo produttivo
Nel caso di protezione atmosfera industriale e pesante di strutture in atmosfera industriale e pesante o in atmosfera marina, il ciclo vinilico può essere così composto:

a) mano di primer anticorrosivo vinilico o di altra natura quali epossidico
b) due o più mani intermedie o di collegamento viniliche
c) due o più mani di finitura vinilica

Mezzi di applicazione
I rivestimenti vinilici possono essere applicati a spruzzo, a pennello ed a rullo.